L'enfasi è sui tagli dei tassi d'interesse, ma il fulcro è ancora l'atterraggio morbido dell'economia
Ritengo che il pessimismo sull’incapacità dell’inflazione statunitense di continuare a scendere dovrebbe invertirsi nei prossimi mesi. Ciò dovrebbe arrestare la costante diminuzione della portata prevista dei tagli dei tassi d’interesse in Europa, Regno Unito e Stati Uniti. Attualmente le aspettative
sono di 75 punti base (pb) in Europa, di appena 50 pb nel Regno Unito e di una riduzione persino inferiore negli Stati Uniti. È un cambiamento radicale rispetto all’ottimismo che abbiamo osservato all’inizio dell’anno.
L’economia statunitense è destinata a sottoperformare le attuali aspettative, in quanto i consumatori americani, intenti a ricostituire i risparmi, faranno ridurre la spesa. Ciò allevierà le pressioni sull’inflazione salariale e lascerà spazio ai tagli dei tassi d’interesse. Per contro l’Europa, e in particolare il Regno Unito, sono destinati a superare le aspettative sulla crescita entrando nella fase di ripresa dopo aver conseguito il loro atterraggio morbido. Una virtuosa spirale discendente di salari e inflazione consentirà ai consumatori di allentare i risparmi precauzionali. Questo non significa che l’Europa batterà gli Stati Uniti, ma il divario di crescita si assottiglierà, in netto contrasto con le attuali previsioni.
Quest’anno sono in programma diverse elezioni. Nel Regno Unito le tempistiche sono ancora incerte, il risultato meno. Negli Stati Uniti è vero l’opposto: la data è certa, mentre l’esito della contesa è tutt’altro che scontato. Ciò è particolarmente significativo in quanto il Progetto 2025 di Trump rappresenta un’agenda radicale, soprattutto se i Repubblicani
ottengono anche il Senato e mantengono la Camera.
Per quanto riguarda i mercati finanziari, la crescita ininterrotta, benché più lenta negli Stati Uniti, l’inflazione più bassa e quindi i tagli generalizzati dei
tassi d’interesse rendono allettanti sia le obbligazioni che le azioni. Nel lungo termine, le valutazioni favoriscono le obbligazioni e fanno apparire
costose le azioni statunitensi.
L'ottimismo sui tassi d'interesse è costantemente diminuito quest'anno
Fonte: Columbia Threadneedle Investments e Bloomberg, dati al 25 aprile 2024
Il calo dell’inflazione salariale sarà decisivo per far scattare la prima sforbiciata dei tassi della Fed
Il miglioramento dei dati sull’inflazione è in fase di stallo, e vista la buona tenuta dell’economia la Fed non ha alcuna fretta di tagliare.
Riteniamo che il trend disinflazionistico rimanga intatto. L’inflazione salariale è destinata a diminuire ulteriormente in quanto le piccole imprese stanno ridimensionando i piani di assunzione, mentre l’ondata di migranti irregolari, attualmente pari a circa 2,5 milioni l’anno, rappresenta un notevole potenziamento della forza lavoro statunitense1.
Crollano i piani di assunzione delle imprese statunitensi
Fonte: Columbia Threadneedle Investments, Bloomberg e Macrobond, dati al 25 aprile 2024
La ripresa economica del Regno Unito è la mia
opinione di massimo affidamento e non di consenso
Nel Regno Unito, il 2023 si è concluso con una contrazione economica. Ma la situazione sta cambiando e mi aspetto una crescita solida
nell’anno a venire. Questa è la mia opinione di massimo affidamento e non di consenso, e sono lieto di dire che si sta rivelando corretta, come
dimostrano le revisioni al rialzo che altri analisti apportano alle loro previsioni per l’economia britannica.
L’inflazione britannica dovrebbe attestarsi su un livello pari o inferiore all’obiettivo del 2% della Bank of England per i prossimi 12 mesi. L’inflazione salariale sta diminuendo velocemente aiutata dal marcato incremento dell’immigrazione, con 1,1 milioni di numeri di previdenza nazionale rilasciati ad adulti provenienti dall’estero nel 2022, che si
aggiungono agli 1,1 milioni rilasciati l’anno scorso2. Ritengo che la Bank of England taglierà i tassi dello 0,25% a giugno e darà inizio a un lento processo di ulteriore riduzione del costo del denaro.
Il Regno Unito avanza nelle indagini economiche
Fonte: Columbia Threadneedle Investments e Bloomberg, dati al 25 aprile 2024
Nel 2024 la ripresa della crescita europea sarà
lenta ma comunque più veloce del previsto
In Europa i salari reali stanno aumentando perché la spirale salari-prezzi funziona all’inverso: è il calo dell’inflazione a far crescere i redditi reali. Anche se i salari reali non torneranno al picco precedente all’invasione dell’Ucraina prima della fine del prossimo anno, è già in atto un’importante inversione di tendenza. È probabile che i consumatori europei spendano in anticipo rispetto alla crescita del loro reddito, poiché la discesa dell’inflazione e dei tassi d’interesse risolleva il clima di fiducia.
La BCE si è avvicinata il più possibile alla promessa di un primo taglio dei tassi a giugno, cui è probabile facciano seguito altre riduzioni lente ma costanti.
Salari reali in ripresa nell'Eurozona
Fonte: Columbia Threadneedle Investments e Societe Generale, dati al 14/01/2024. Le stime e le previsioni vengono fornite a scopo puramente illustrativo. Non costituiscono una garanzia di risultati futuri e le decisioni d’investimento non devono fare affidamento su di esse. Le stime si basano su ipotesi e sono soggette a modifiche senza preavviso.
I tassi d’interesse più bassi rendono interessanti sia le obbligazioni che le azioni. L’oro è destinato a brillare
Il passaggio da -1% a +2% fatto segnare dai rendimenti reali dei TIPS statunitensi potrebbe non sembrare granché, ma per rendimenti sicuri
a lungo termine è un rialzo enorme. Con un rendimento del -1%, per ottenere 100 dollari in termini reali tra 30 anni sarebbero stati necessari
135 dollari; oggi ne bastano 50. È una proposta d’investimento molto più allettante nonché, semplificando, il motivo per cui riteniamo interessanti le obbligazioni.
Di norma la presenza di rendimenti obbligazionari più elevati comporta la flessione dei corsi azionari. Ma non è stato così negli ultimi 18 mesi circa, il che significa che le azioni, in particolare negli Stati Uniti, risultano costose in base a questo parametro. Tuttavia, si tratta di un parametro utile solo nel lungo termine, mentre l’esperienza ci insegna che le azioni possono diventare più costose prima di raggiungere il picco. Pertanto, visti i fondamentali positivi a breve termine, rimaniamo sovresposti alle azioni, benché in misura modesta.
Il motivo per cui le azioni statunitensi hanno continuato a diventare più costose quest’anno sono i “Magnifici 7”: Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla. Queste aziende ci sono riuscite grazie ai margini di profitto superiori conseguiti nell’ultimo anno. Si noti che il resto dell’S&P 500, i rimanenti 493 titoli, ha registrato un calo dei margini nel 2023.
Uno dei mercati che mi è piaciuto per tutto l’anno è quello dell’oro. Anche il metallo giallo ha invertito la sua tipica tendenza a perdere quota durante il rialzo dei tassi d’interesse successivo all’invasione dell’Ucraina. Non sono state congelate solo le riserve valutarie della Russia, ma i patrimoni di almeno 2.000 soggetti tra entità e cittadini russi facoltosi. Ciò ha alimentato la domanda di oro in quanto bene rifugio, e credo che i prezzi siano destinati a salire ancora.
I magnifici margini dei Magnifici 7
Fonte: Columbia Threadneedle Investments e Bloomberg, al 25/04/2024. Le stime e le previsioni vengono fornite a scopo puramente illustrativo. Non costituiscono una garanzia di risultati futuri e le decisioni d’investimento non devono fare affidamento su di esse. Le stime si basano su ipotesi e sono soggette a modifiche senza preavviso.